martedì 13 dicembre 2011

Cena

La tristezza della cena della domenica sera in un collegio universitario può essere superata solo con un po' di sani frizzi e lazzi.
Così si finisce a parlare dei matematici e delle loro pazzie, fino a scoprire che un amico del Gigante Buono, nei ringraziamenti della sua tesi di laurea, ha scritto qualcosa come "A te, egregio professor X, venuto a mancare un mese prima di questa discussione: ci vedremo in Paradiso" e da lì lascio immaginare i commenti di Mmio Cugino, bestemmiatore seriale, e di Cavallo Pazzo in tandem.
Il Virgineo Acidone no, lui ha un'anima candida. Ed è cattolico. Molto. Cioè, Molto, ma solo quando gli pare. Poi quando qualcosa (di solito sotto Natale e le Festività, questo qualcosa diventa tutto) non gli va bene, siccome gli scoccia esternare i suoi reali sentimenti, si contorce in facce decisamente esilaranti. E noi giù risate.
Il momento più alto si è raggiunto quando finalmente il Virgineo è riuscito ad articolare due parole di biasimo verso Mmio Cugino. Non si aspettava però, una replica di questo tipo:
- Eh, allora Virgineo, quando bestemmio è perché bestemmio, quando faccio qualcosa per i Santi è perché faccio qualcosa per i Santi! Oh, ma lo sai come si dice a Napoli:
"Moscio non ti piace, duro ti fa male, ora dimmi: Che cazzo vuoi?"
Il trionfo: gente (Dude) che si rotolava per terra, altri giù dalla sedia a tenersi la pancia.
- Eh, Virgineo Acidone, quando ce vò, ce vò!

Alex V

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