sabato 25 febbraio 2012

Bioi paralleloi

Vite parallele. Eh già, perché anche con chilometri e chilometri che ci dividono, ci unisce, tra le altre cose, l'amore per un ingegnere. Intendiamoci: lei il suo, io il mio.

Alex V: giorno 24/02, da qualche parte nella Capitale
Io e il MioUomo abitiamo nella capitale, solo che in parti completamente opposte, che se mi metto in viaggio con i mezzi perdo praticamente mezza giornata. E pure lui, a seconda del traffico. La sessione ci divide: esami io, esami lui.
Oggi scoppio, non ce la faccio più, non importa se devo farmi 1 ora di bus con davanti un mostro di donna che mastica chewin gum (o, come dicono qui, la cì-gomma) guardandomi male sotto un paio di sopracciglia suffurrigne (termine inesistente coniato da mia zia - quella della contessa- per intendere sopracciglia nere e folte oltre misura) , non importa se lo vedrò per 5 minuti nei corridoi dell'università perché è appena uscito da fare un esame e deve lavorare a un progetto, non importa se poi io ho il treno per casa perché è pure il compleanno di mio fratello, non importa se ho un esame lunedì: IO VADO.
A metà viaggio mi accorgo che fa caldo e il cappotto non serviva. Quasi arrivata mi si scarica l'mp3. Pazienza.
Lo chiamo. Non risponde. Chiamo Jon, il suo amico con cui fa il progetto:
"No, non è ancora arrivato, ma vieni in aula, lo aspettiamo assieme"
50 minuti ad aspettare fuori dall'aula dell'esame. Poi esce, stravolto. E mi vede.
Mezz'ora con gli occhi a cuore.
Ritornando a casa, tanto per fare qualcosa, chiamo Midori...
- Midori, cosa non si fa per amore!...
E scopro che

Midori: giorno 24/02, da qualche parte in terra di Puglia.
-Midori vieni con me a verbalizzare l'esame?
E si parte. Dopo aver perso un treno, poi una corsa sfrenata fino all'università, mi trovo col mio Rufo alla fine di una coda lunghissima di studenti di ingegneria, tutti trepidanti per la verbalizzazione. Il corridoio è stretto, il professore è lento e gli altri studenti son tutti ciospi. Ma il Rufo mi ha chiesto questo favore e da bravo soldatino sto ritta lì, a ripassare mentalmente le pecche del metodo di Lachman in filologia (ripetere sempre e comunque). Dopo anni, finalmente arriva il turno del Rufo, che entra nello studio.
Mi arriva un messaggino di AlexV. Cosa non si fa per amore?
-Non so tu, ma io ho passato un pomeriggio in un corridoio di ingegneria per fare un favore al Rufo.
Poi lei mi ha chiamata e nei corridoio di ingegneria hanno visto una tipa ridere come la dannata.

                                                                                    AlexV& Midori

Nessun commento:

Posta un commento