martedì 20 marzo 2012

Primavere

Anche se tutti voi aspettate solo di sapere dove siamo andate e perché e cosa mai avremo combinato (eheh...), questo post vuole ricordare 2 avvenimenti importanti che sono passati sotto silenzio per cause di forza maggiore: padri e primavera.
Inizio con la primavera che è più semplice.
Voglio dire: è iniziata la primavera! E io, sarà stata la vacanza, sarà il caldo della capitale, il sole, i giardini in fiore, mi sento rinata. A me capita abitualmente di sentire in maniera così fortemente psicosomatica la primavera, eppure ogni anni la mia rinascita mi sorprende sempre, perché è come se ci fosse stata una ricarica inconscia e repentina delle batterie. A dire la verità mi succede anche a fine estate, anche se con i ritmi universitari stento a far bastare la carica estiva fino alla sessione di febbraio, mentre di solito fatico meno in quella di luglio, proprio perché mi sento entusiasta e carica.

Ma forse è solo un mio filmone mentale.
Però non riesco a rimanere insensibile di fronte alle giornate più tiepide che mano a mano diventano calde, ai pantaloni che si accorciano, alle braccia nude e agli occhiali da sole. Tutto questo per me sa di libertà, ha il gusto dolce e agrumato dell'attesa dell'estate, che poi è il momento in cui uno veramente vive. Non voglio dire che durante gli altri periodi non si viva, o non si viva bene, ma l'estate è l'estate. Ma sto divagando.
In primavera rinasce sempre la speranza, le giornate si accorciano, c'è così tanta luce che diminuiscono anche le ombre e le dimensioni dei problemi.
E come se fossi una pianta, sento già di aver pronti dei fiori nuovi, e di essere sempre la stessa eppure diversa, ma in senso buono.
Per questo per me la primavera rimarrà sempre legata alla prima adolescenza e alle prime uscite serali e anche ai primi amori. E no, non mi dispiace affatto.


Alex V

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