martedì 17 aprile 2012

Zucchero e miele

Come al solito i post di AlexV sono il mio trampolino di lancio per elucubrazioni mentali e voli pindarici. Nonché per paranoie infinite da fare al Rufo.
-Amore, tu che ti ricordi di quando ti venivo dietro e anche tu, ma non lo volevi ammettere?
-Mi ricordo di quando ci vedemmo tutti insieme anche con gli altri a vedere Robin Hood.
- Ah, si, che c'era il tuo amico che ci provava con me ed ad una certa mi aveva messo in un angolo a furia di farmi il solletico.
-Questa me l'ero persa. 
-Forse in quel momento ti eri allontanato.
-Già, deve essere stato in quel momento in cui sono andato a prendere da bere, che poi al ritorno ti ho trovato sul divano con a un lato le tue amiche e dal'altro lato il bracciolo. E sull'altro divano tutti i maschi. Ci rimasi di un male...
-Questo non me l'hai mai detto. Perché ci rimanesti male?
-Perché mi sarei voluto sedere vicino a te, ecco. 
-Ah, ora si spiega perché ti mettesti seduto/semi sdraiato tra il bracciolo e la spalliera del divano. E poi io ti dissi che eri molto comodo.
-Ed io guardavo te e non la televisione.
-Che dolce. Certo che potevi anche spicciarti prima a scoprire le carte eh...ci saremmo risparmiati un bel po' di casini. 
-Tipo il mio amico che ci provava spudoratamente con te che lo ignoravi?
-Anche. Avremmo potuto fare le cose per bene, uscire insieme qualche volta di più, se non mi fossi spicciata io con i tempi tuoi saremmo ancora su quel divano.
-Non è vero. Io stavo solo ponderando. Si, ponderavo. Poi ammettilo che l'ultima accelerata l'ho data io.
-Lo ammetto. Però, il tempo sembra volato.
-Già.
-Adesso fammi chiudere, devo andare a studiare.
-Anche io. Mi sa che stasera mi rivedo Robin Hood. 
-Anche io.

                                                                                   Midori in modalità zucchero e miele

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