domenica 27 maggio 2012

La studentessa che leggeva libri di filologia

Come Antonio José Bolívar Proaño ed il tigrillo, Santiago ed il marlin, San Giorgio ed il drago: l'uomo contro la natura, in un'ultima sfida contro un animale astuto, forse superiore all'essere umano. La natura che sta lì, osserva e colpisce.
Io sapevo che la bestia mi stava guardando. La vedevo, ci osservavamo a vicenda. So che sei lì, mi comunicava, so che sei lì ed io arriverò e non te ne accorgerai. Ed allora sarà troppo tardi.
L'attesa, cosa c'è più snervante dell'attesa? La solitudine, la solitudine dell'agguato. Io so che sta per colpire. O che mi vuole sfinire. C'è solo una cosa che posso fare.
-Amando! AlexV! Venite presto!!!
-Che c'è?
-Lì, nell'angolo. La bestia.
-...
-Fate qualcosa! Sto impazzendo! Ho una paura assurda, è enorme!
-...
-Ammazzatela!
-Ma che, quel ragnetto lì? Io i ragni non li ammazzo, porta male.
-Ma Amando...
-Dai, mo lo buttiamo fuori dalla stanza, non ti preoccupare, dammi quella scatola.
-Grazie AlexV, grazie.
-Tu la assecondi troppo.
-Non è colpa mia se mi fanno paura. AArgh! Allontanati con quella scatola da me!
-Non te lo butto addosso, tranquilla. Vabbè, la scatola la tengo un attimo io.
-Che te ne fai del ragno scusa?
-Nah, niente, passando  davanti all'appartamento dell' glielo infilo sotto la porta.
-Sei diabolico.

                                                                      Midori

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