giovedì 3 maggio 2012

Si, viaggiare

Ritornare a Roma da casa è sempre un'esperienza.
Sarà che mi trovo sempre sul treno con la più alta densità di bambini piangenti d'Italia.
Sarà che la mia vicina di posto aveva si l'I-pad ma puzzava di cipolla e sudore vecchio. 
Sarà che immancabilmente mi trovo a viaggiare al contrario.
Sarà che una volta a Roma farsi un'ora di mezzi durante l'ora di punta non è il massimo. 
Tutto questo solo per dire sinteticamente quello che il disegno esprime ottimamente da solo, ovvero che si può partire come delle figone assurde (per quanto a me non si applichi la definizione di figona assurda, neanche se mi metto d'impegno), per poi arrivare sempre e comunque come le ultime esaurite del creato. Argh.

                                                              Midori


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