giovedì 7 giugno 2012

Ricordi

Cose che non dimenticherò mai del mese in Inghilterra tre anni fa:

  • La famiglia ospitante. Ovvero una grassa fioraia, il figlio obeso di trent'anni che viveva in garage e non mi ha mai rivolto la parola, un cagnetto isterico. A condividere il posto con me la vaccona svizzera (simpatica quanto una tavoletta del water rotta) e "the french kid", come mi fu annunciato dalla padrona di casa, la sera del mio arrivo. Non so per quale associazione mentale pensai ad una ragazza. Fatto sta che quando il giorno dopo me lo vidi apparire in cucina rimasi abbastanza sconvolta. Antoine è uno dei più bei ragazzi che io abbia mai conosciuto. Ed io ero lì in pigiama antisesso e fresca di connubio con il Rufo. Siamo diventati ottimi amici.
  • I primi rumori di coito live mai sentiti in vita mia. Grazie al suddetto ragazzo francese ed alla sua fidanzata.Non che non sapessi come funzionasse la faccenda, sia chiaro, avevo 17 anni, mica robetta. Ma ha fatto un certo effetto. Specialmente quando li ho incontrati il mattino dopo a colazione.
  • L'amore degli inglese per i cani. Estrinsecato al massimo dalla mia padrona di casa. Una mattina mentre mi imburravo il mio toast mi sbatte un foglio di giornale sotto il naso. "Non è terribile?".Pensando si riferisse ad un tipo che aveva ucciso i figli, convengo con lei. "Tre adorabili creaturine..." "Ma sul giornale c'è scritto due", "Non quell'articolo!Questo!". Tre cani dimenticati in auto sotto al sole e morti. Ovvio che questo articolo occupava più di metà pagina, quello al quale mi riferivo io solo una mezza colonnina. Non vi sto neanche a dire il posto da favorito che occupava il cane in casa. Mangiava quasi meglio di noi.
  • Il cibo. Non c'è bisogno di aggiungere altro.
  • La gente che ho incontrato. Sergio, il ragazzo messicano con un'enorme cicatrice sul volto. Gliel'aveva fatta uno dei cani di suo padre quando era piccolo, mi aveva raccontato. Si, suo padre aveva dei cani, "strumenti per il suo lavoro" (che non  stato dato sapere quale fosse). Il ragazzo era pieno di soldi e donne. C'era poi Katka, bella e bionda, che mi comprava da bere, dato che io ero minorenne. C'era Haney, libanese e bellissimo, Gerardo, innamorato dei miei occhi , Yoko, fine ed elegante, Jaime, Zaira...
  • La pipì en plein air. Abitando lontana dal centro, alla sera era o prendere l'ultimo autobus o farmi cinque chilometri a piedi. Di solito quindi la dinamica era pinta al bar e corsa per prendere il bus. Ovviamente non c'era tempo di fare pipì, così me la dovevo tenere per tutti i quaranta minuti di tragitto in autobus.  Appena ascesa alla fermata, aspettandomi ancora dieci minuti a piedi o risolvevo in qualche modo o me la facevo sotto. L'elemento interessante della vicenda è che i cortili anteriori delle case inglesi non hanno il cancelletto, quindi sgattaiolare all'interno di uno di essi e fare pipì al riparo del murett era la cosa più facile del mondo. Non solo per me, ma anche per le volpi, con le quali più di una volta ho avuto dei simpatici rendez vous.
  • Il musical "The lion King". La cosa più magica alla quale io abbia mai assistito. 
  • La mia faccia tosta. Nel Mal centrale di Brighton c'era un negozio con tutti questi favolosi vestiti da cerimonia, di quelli lunghi in seta, che anche solo a guardarli capisci che sl cartellino del prezzo ci sono quattro zeri. E mi ero ripromessa di entrare a provarmene qualcuno. Cosa che ho fatto, il mio ultimo giorno. "Salve, vorrei provare dei vestiti", "Che occasione, miss?", "Matrimonio di mia sorella", "Congratulations! Sei la damigella?", "No, da noi non si usa", "Dove si terrà la celebrazione?". E che le rispondevo? Qui è intervenuto il genio. "In our villa in Tuscany." Oooh ed aaaah, mi tira fuori una serie di vestiti favolosi. E per lasciare prove di questa impresa mi invento di avere bisogno del consenso materno prima di comprarli e che necessito di fare foto, if it isn't a problem, passerò a comprarli il giorno dopo. Yes, miss, yes, yes. E la commessa comincia a farmi foto anche con la macchinetta del negozio, "for our gallery of famous customers". Ed adesso in Inghilterra ci sono foto di questa contessina italiana che prova l'abito per il matrimonio di sua sorella, in their marvellous villa in Tuscany. Ho vinto.
  • I parchi ed i cimiteri. Fenomenali per studiare. Il parco vicino casa era stupendo, ma lo svantaggio del studiare lì era che la padrona di casa mi appioppava il cane. Che in se non era neanche terribile, se non fosse che adorava dare fastidio ai cani più grandi, per poi tornare a rifugiarsi da me. E credetemi, trovarsi attorniata da sei terranova mentre stai venendo a capo di una composition non è tanto bello. Di primo impatto pensi che la tua ora sia arrivata, specialmente se vogliono giocare. Tutti e sei contemporaneamente. La soluzione era quindi andare a studiare a cimitero, che era di una bellezza spettacolare. Come tutti i cimiteri inglesi antichi.
  • Una notte, di rientro dal pub, con il ragazzo francese, stesi nel parco a guardare un'infinità di stelle, chiedendosi se si potesse essere più felici.
                                                                                           Midori

1 commento:

  1. *_____* Fantastica, meravigliosa, vecchia cara Inghilterra!
    Un giorno o l'altro DEVO raccontarti le mie avventure inglesi... *maledetto tempo tiranno*

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