lunedì 10 settembre 2012

Il mio primo...

Essere uno studente di medicina è, per certi versi, come tornare piccoli e innocenti: tutti ti trattano come fossi un bambino semi-deficiente, sei giovane e inesperto, e soprattutto ci sono un sacco di prime volte*: come la prima pappetta, c'è la prima volta in ospedale; come la prima parola, c'è anche la prima vena; infine, come "il mio primo bagnetto" c'è anche "il mio primo camice". Della serie, l'abito non fa il monaco, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare!

Ordunque, GossipBoy, il giorno prima della mia dipartita, aveva bisogno di un camice. E non un camice qualunque, ma Il suo primo camice. Non potevo tirarmi indietro. 
Si parte, in motorino, in due (perché a comprare il primo camice si va sempre in due, mentre il littmann, si sa, quello te lo regalano), con casco, alla volta del centro ortopedico vicino casa...

Un caldo martedì di inizio maggio, nel centro di Roma, due ragazze sui 20 anni entrano in un negozio un po' speciale di fronte all'Umberto I e una delle due chiede "Vorrei provare un camice". Dietro il banco, un arzillo vecchietto dai capelli argentei:"Certo, signorina; taglia? modello?" "Eh, non so, sa, sarebbe il primo..." "Il primo? Ma allora provvediamo subito! Allora guardi, ci sono quelli lunghi e avvitati da donna, ma la verità è che proprio ieri mi sono arrivati quelli estivi! Guardi che meraviglia! Vede, sono un po' avvitati qui, poi hanno le clip nascoste, e, vede, sono tagliati un po' sopra al ginocchio**: 
l'ultima moda dei camici!"
Poco dopo uscivo tutta contenta con il mio primo camice nuovo di zecca nella borsa, Midori sorridente sotto braccio.

negozio numero 1 (in realtà siamo stati anche in un altro prima di questo, che era chiuso)
"Salve, avrei bisogno di un camice"
"Eh, mi dispiace, il mio capo proprio in questi giorni è fuori con tutti i camici e si è portato via pure il campionario...se torna lunedì però..."
"Eh, no, a me serve domani"
"Allora niente, mi dispiace, però ti posso lasciare il catalogo"

negozio numero 2: siamo dovuti andare in città. Sulla porta del negozio una tipa sui 50 fuma come una dannata; dentro una puzza di fumo immane; sopra il bancone, una targa "Vietato Fumare". Un'altra tipa dietro il bancone ci guarda e si alza, scocciata. 
"Salve, avete un camice da uomo?"
"Mmm, non lo so mica...Camici ne abbiamo ancora?"
"Mmm, non lo so, se ci sono, sono là sopra"
"Guarda, c'è così."
"Ma...è un'XL...a me serve la S, al massimo la M"
"Boh, provalo...ah, considera che l'elastico ce lo devi mettere te"
"E poi se lo lavi un po' ritira"
"Sì, ma io ne avrei bisogno per domattina"
"Certo che, ti sei svegliato presto eh!"
"E poi è tutto giallo...allora, lo prendi?"
"Mmm..facciamo che ci penso"

negozio numero 3: a pochi passi dal negozio numero 2. Personale decisamente più gentile e professionale.
"Guarda, mi dispiace, ma è rimasta solo la L. Però posso sentirti se nel negozio numero 4 hanno la S. Se non ti servisse domani, potrei anche farmela mandare qui...Guarda, dice che gli è rimasta una M sola. Cosa vuoi fare?"
"Bhè, magari lo andiamo a prendere. Dov'è la succursale?"
"E' a nome-di-un-paesino-inculatissimo-per-cui-ci-dovremmo-fare-minimo-40-minuti-di-scooter-e-sono-le-sette-meno-venti"
"Quanto costa?"
"30 euro"
"Capisco"

negozio numero 5: in un'altra città distante almeno una mezz'ora buona da dove siamo noi. Lì telefoniamo eh:
"Salve...camice da uomo sì...una S sì...ah, bene! perfetto! Ma quanto costa? 40 euro!! grazie dell'informazione e arrivederci!" 

"Gossip Boy, lo vuoi un consiglio?"
"Dimmi"
"Chiama la tua collega e fattelo prestare. Un buon camice per 18 euro te lo compro io a Roma"

Alex V

*:i parenti (soprattutto per i figli di medici, categoria in cui io non rientro ma che ho modo di osservare indirettamente guardando Amando e Lucia) ma pure i professori e in generale tutti c marciano moltissimo, e si esaltano (quello soprattutto i parenti) quando fai qualcosa per la prima volta, fosse anche passare un'agocannula a un'infermiera 
**: mentre mi spiegava com'era fatto il camice che di lì a poco mi avrebbe mostrato era tutto esaltato e lo mimava con le mani. Midori testimone. 



4 commenti:

  1. non averne a male... ma quando penso agli specializzandi, io li vedo tutti a gambe levate, terrorizzati alquanto dalla sottoscritta... tendo a fare decisamente paura al prossimo...

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    1. perché dovrei averne a male? Io mica sono una specializzanda! ;)
      Alex V

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  2. Ho trovato adorabile il flash-back sull'acquisto del tuo primo camice *___* Sembrava la versione med della scena in cui Harry va a comprare la sua prima bacchetta da Olivander... ci mancava solo che "l'arzillo vecchietto dai capelli argentei" dicesse: "Non è il medico a scegliere il camice, è il camice a scegliere il medico!"
    *____*

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    1. Grazie Raffy, il merito non è mio: è andata veramente così, e in effetti sembrava veramente una scena da HP!!! ^_^ della serie: cose che succedono solo ai maghi (e ai medici):)
      Alex V

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