lunedì 8 ottobre 2012

Dincken-Lecceh!

Casa nuova, nuovi vicini. Camera di AlexV confina con il tipo che canta Gigi d'Alessio. Camera sua e camera mia si affacciano su un condominio dove abitano Vittorio e Maria, un misterioos violinista ed una bambina che bestemmia (gli altri inquilini tacciono). Camera di Amando sta tra la nostra cucina ed il bagno, si affaccia sul nulla. Camera mia confina con quella che suppongo sia la camera da letto di Lecceh. Leceh è l'amico di un amico di un amico, di quelle persone che conosci e poi eviti. Il suo nome lo deve alla risposta alla domanda "Da dove vieni?".
Il tipo in questione non è antipatico, ma qualcosina in più. Dato che l'antipatia è reciproca abbiamo passato i due anni precedenti ad evitarci o, quando non era possibile, a scambiarci simpatiche battute al vetriolo. Ora che siamo diventati vicini di casa evitarci è diventato impossibile.
Ieri mattina ci siamo incontrati sul pianerottolo.
-Ah, ciao Midori. Ascoltiamo la musica ad alto volume, eh?
- [Pareti di merda]Si, ti ho per caso dato fastidio? [provo a tirare fuori un sorriso. Che mi esce spontaneo al pensiero di avergli dato fastidio].
-No figurati. Ma quindi tu non ti lamenterai quando ascolterò io la musica.
- [Sto stronzo mi ha incastrata]Ma certo, non ti preoccupare. Siamo vicini dobbiamo avere un rapporto...
-Amichevole.
-Civile.

Stanotte. Alle tre mi sveglio, perché il mio poster di Van Gogh attenta ancora una volta alla mia vita (altra triste storia di disagi). Sento voci provenire dalla parete, dall'altro lato della parete.
-Perchè se io ti ho chiamato per darti la buonanotte non mi puoi rispondere a cazzo, io voglio risposte coerenti  E non te la puoi prendere così, tu mi hai detto chiamami quando torni ed io l'ho fatto, sei stupida allora...

Questo è coglione forte.

                                                                      Midori

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