mercoledì 31 ottobre 2012

Pompelmi e universitari

Mentre tento di scorticare un pompelmo che ha una scorza spessa almeno due dita, appena tornata da lezione, penso a quante discipline non professionistiche che invece gli universitari praticano a livello agonistico.
Primo fra tutti: la corsa alla fermata dopo sotto il diluvio, quando devi fare il cambio e proprio mentre scendi l'altro tuo indispensabile mezzo riparte. E allora c'è la corsa in stile centometrista verso la fermata dopo. E già che ci sono corro anche tra una goccia e l'altra, così non mi bagno. Date a Bolt la mia borsa dell'università: lui, l'autobus, lo perde.
Mmmmarooonnn quanto è aspro questo pompelmo! Adesso avrò la bocca a culo di gallina per tutto il giorno!
Poi c'è il salto della lezione,tattico per mangiare prima e non fare la fila, o per farsi anzi due ore di studio in biblioteca, e tornare poi. In una facoltà a frequenza obbligatoria, diventa veramente una sfida tra studente e professore, che invece magari alla tua frequenza ci tiene. E allora si escogitano i vari modi per risultare presente, che vanno dal banalissimo "mi mettono la firma e io esco prima che arrivi" ai più raffinati "entro, metto la firma, e sgattatiolo via senza farmi vedere". Che diventa imbarazzante se siamo in 100 e per arrivare alla porta devi per forza passare a lato del prof. Eppure, ho visto gente mimetizzarsi e scivolare praticamente sotto lo stipite, o smaterializzarsi da una parete all'altra con un'abilità invidiabile. Io invece sono una pippa in questo sport, quindi o resto o non vado proprio.
Questo pompelmo non sa di nulla, a parte essere maledettamente aspro.
E non mi fa pensare ad altro a parte quanto sia aspro. E quanta fame abbia e quanta poca voglia di cucinare. 
Altre discipline fisiche coatte che coinvolgano l'universitario medio adesso non mi vengono in mente. 
Io questo pompelmo lo butto.

Alex V

2 commenti:

  1. Assoluta solidarietà per voi oppressi dall'obbligo di frequenza :(
    Io ho frequentato più lezioni a Lettere che non nella mia Lingue. E mi rifornisco sempre dalle fornitissime macchinette di Giurisprudenza (tranne che per l'acqua, che a Lettere costa solo 25 cent. contro i 50 di Lingue). Il vagabondaggio e la caccia di merendine lattoprive possono rientrare nel pentathlon degli sport univesritari? :)

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    1. Assolutamente! Le merendine che si trovano alle macchinette sono del tutto inadeguate,e al bar costano uno svarione!
      Alex V

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