domenica 28 ottobre 2012

Se una domenica sera

Dopo una bella cenetta chez Amando-AlexV et Midori, ieri sera si è fatto un giro in centro. Ma il pezzo forte era oggi. Alle nove già io, i miei e gli amici di famiglia al seguito, trotterellavamo per Roma. Io guidavo, mostrando a tutti l'assoluta padronanza delle strade romane, anche se non avevo la minima idea di dove stessi andando. Eppure, nonostante il mio senso dell'orientamento barbino abbiamo fatto un bel giro. E poi abbiamo aspettato che Renzo e Lucia ci raggiungessero. Si, perché le riunioni di famiglia noi le facciamo in grande: ovvero ci mettiamo tutti d'accordo su una data e convergiamo in una parte precisa dell'Italia (ovvero o Milano o Roma).
Abbiamo visitato la mostra di Vermeer alle Scuderie del Qurinale, dove ho comprato un poster che a breve troneggerà sulla parte della mia stanza:
E poi abbiamo vagato per Roma, stretti stretti contro il freddo, con l'odore delle caldarroste, che a Roma si sente tutto l'anno, ma vuoi mettere con quest'aria finalmente autunnale, mentre stai a braccetto con Baba e guardi le vetrine con Mutti, mentre Lucia ti prende per mano e ti indica un artista di strada.

La parte più brutta sono i saluti. A Termini con Renzo e Lucia. Sotto casa con Mutti e Baba. Ed il countdown per Natale che è partito nel momento in cui mi sono tirata il portone alle spalle. 
Mi sono fatta le scale trattenendo le lacrime, ho infilato le chiavi nella toppa, ho aperto la porta.

-Ragazzi, sono a casa.

AlexV è venuta ad abbracciarmi, e poi anche Amando.

Sono a casa.

                                                 Midori


2 commenti:

  1. che bella quella sensazione di casa, ti riempie il cuore!e in certi momenti (ho letto il tuo post sulla fine di un amore) diventa un punto di riferimento importantissimo..

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    1. Già...basta poco per sapere che ognuno ha un suo posto nel mondo...

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