domenica 14 ottobre 2012

Una domenica in famiglia (non la mia ma fa lo stesso)

Oggi mi sento rinata.
Come avevamo già fatto in precendenza, io e la Judoka siamo andate da Zzia, a  fare il pieno di famiglia ed aria buona. Nonostante al mattino Baba mi avesse chiamato, annunciandomi pioggia e fulmini, tutto il giorno c'è stato un sole a spaccare le pietre. E meno male.
Arrivate da Zzia, la prima cosa è stata infilarsi in un bar per il primo caffè della giornata. Accanto a noi dei ragazzetti che potevano avere al massimo quindici anni facevano la colazione dei campioni: un bell'Amaro Montenegro. Dopo di che siamo andate a sederci in un punto panoramico dove ho beccato l'unica chewing gum a terra nel giro di chilometri, guadagnandomi un gluteo appiccicoso, siamo andate a trovare il suo cane in campagna e a rotolarci con i gatti tra l'erba e poi il momento clou, il pranzone a casa sua.
Oggi era veramente un pranzone, perchè c'erano il fratello con la moglie e la nipotina (per la cronaca: il fratello è un anno più grande di noi e la pupa ha tre anni), madre, padre, nonna e l'altro fratello. Ora, Zzia ci ha sempre detto che i fratelli erano due gran bei ragazzi. Avendo visto le foto del fratello-padre io e la Judoka avevao commentato "Ogni scarrafone è bello a mamma sua". E poi oggi, mentre Zzia mi piegava a novanta per far vedere alla madre come mi fossi macchiata i jeans e facevo le boccacce alla nipotina, entra il fratello grande. Io e la Judoka ci guardiamo. Nella mia testa parte il rallenty e la musica.
Bello, ma bello, bello. Ed ovviamente io ero in pose disdicevoli.

A tavola siamo state imbottite, coccolate e vezzeggiate, almeno quanto la nipotina. 
Il pomeriggio ci siamo scasciate nel parco, a parlare di ragazzi, affidabili e non, vita, sesso e figli che avremo,  non avremo, università, verde, vestiti, trucchi ed improbabili progetti per il futuro, prima di concludere la giornata all'agriturismo della cugina di Zzia, dove c'era una riunione di famiglia, grazie all'arrivo degli zii livornesi. Ci sono stati presentati tutti e poi è ripartito di nuovo il rallenty, quando il fratello di Zzia è comparso oltre la collina, vestito figo. Ovviamente accompagnato dalla ragazza, altrettanto figa e gnocca.
Poi siamo state, abbracciate, salutate, abbiamo promesso di tornare ed io e la Judoka siamo tornate a Roma.
Giornata perfetta, dove ho avuto coccole, bel ragazzo, gatti, cane, ottimo cibo ed accento livornese.

                                                                          Midori

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