venerdì 30 novembre 2012

Misantropia mattutina

Mattina.Apro gli occhi. Ho sognato che dovevo uccidere la Bedda perché era una strega. Appena scivolata fuori dal sogno mi trascino in cucina per la colazione.
AlexV è ferma e perplessa davanti al frigorifero. 
-Che succede?
-Il latte. Finito.
-L'avevo detto io che dovevamo prendere quello a lunga conservazione, ma tu no, vuoi quello in bottiglia.
-Fanculo.
-Che si fa?
-Bisogna andarlo a prendere.
-Ora?
-Si.
-Ce la giochiamo alla morra.

Il risultato della giocata è chiaro, perché sono io quella che aspetta l'ascensore in tutone e giubbotto.
Le porte dell'ascensore si aprono.
La Bedda.
-Ciao Midori.
-Ciao.
-Mamma mia, hai una faccia troppo sconvolta! Sembra quasi che tu abbia subito un trauma! 
-[Senti, se tu di prima mattina sei attiva e già figa come non mai me ne sbatte un cazzo. Io stanotte ti ho accoltellato una decina di volte e non crepavi, tra l'altro da brava strega facevi i bagni nel sangue umano. Come se non bastasse sto uscendo con questo freddo a prendere il latte, mentre probabilmente Spadino ti ha portato la colazione a letto. Si, sono sconvolta. Non rompere il cazzo] Sai, mi sono appena svegliata.

                                                                                                      Midori 

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