venerdì 30 novembre 2012

Sfizi e vizi

Non è etico che io il 30 di dicembre abbia caldo se metto gli stivali con la calza e la parigina. Ma caldo boia, eh!

A parte questo, stamani sono andata a far rifare tutti i tacchi, che ormai non camminavo sui gommini, ma sulla vite proprio. 

Abituata al calzolaio di casa, che di solito è rapidissimo ma non si sa mai se ha troppo lavoro e può farti subito oppure tra tre settimane, sono andata convinta di abbandonare le scarpe e rivederle chissà quando.
Devo aver fatto davvero una faccia sbigottita quando il ragazzo mi ha detto
-Okkei, ce se vede tra 'n'ora
Wow.
E' anche vero che è il calzolaio di un centro commerciale, quindi è abituato a far le cose mentre la gente fa la spesa. 

Quindi inizio, da brava nullafacente, a gironzolare in giro. Visto che sono qui, e ci sono un sacco di negozi,vado e vedo un po' di abiti.
Anzi, sai che dico? Che vado proprio nei negozi più pottini e vedo cosa mi rifilerebbero se davvero fossi in crisi da abito. Così rafforzo la mia scelta del tubino passpartout.

Sono quei negozi dove dentro ci stai te e 10 commesse, di cui la metà arcigne e l'altra metà cordiali come poche, tutte pronte a servirti e riverirti. 
Mi sento qui in dovere anche di spezzare una lancia favore delle brave commesse, e alla loro pazienza con i clienti rompicoglioni: esistono, sono più delle commesse incapaci, e solitamente tutti almeno una volta nella vita lo siamo stati.
Bene.
Mi decido a chiedere. E lì parte il danno, il gigantesco istrione che è in me prende il sopravvento:
-Salve,sto cercando un abito per un matrimonio...
-Sì, sera o mattina?
-Sera
-Bene, allora c'è questo, questo senape con le borchie, sennò un leggins paiettato argento...
La roba che mi propone non la comprerei nemmeno se fosse da H&M a 15 euro. Anzi, probabilmente c'è pure da H&M a 15 euro. 
Forse ha bisogno di una dritta per indirizzare la proposta..
-Bhè, sa, è il matrimonio di mio fratello...
Troppo lungo e dispersivo dire "si sposa la sorella del mio ragazzo". Svilisce la ragione per cui io sono in un negozio che di solito non guardo nemmeno da lontano. Così è più conciso.
-Ah, bhè, guarda, di là in effetti ho delle cose arrivate adesso adesso...
E lo vedo. Vedo il vestito: quello che ogni donna dovrebbe avere nell'armadio. Più che averlo, dovrebbe usarlo. Lungo, seta grigia, scollo sulla schiena, un sogno. Per la modica cifra di 1230 euri.
Poi c'è il fratellino sempre in seta grigia ma di una lunghezza indefinita a metà polpaccio.
Quello lo provo.
Un vestito di seta è come essere nudi: non lo senti. Estasi.
Non mi accorgo nemmeno che cosa mi sta mettendo la commessa come soprabito. 
La commessa che continua a dirmi:
-Stai benissimo, la sposa avrà del filo da torcere...che poi, quest'abito lo puoi rimettere anche per andare a ballare, e la pelliccia, bhè, questa è una cosa molto giovane, la metti anche sopra i jeans...
Realizzo che ho qualcosa come 7 o 8 volpi addosso. Risatina isterica da "Ho un animale morto sulle spalle e nemmeno me ne sono accorta".
-...e poi, costa come un piumino monclair...
Guardo il prezzo: 1400 euro. 
Tra scarpe, vestito e pelliccia ho qualcosa come 3000 euro addosso.
Sorrido come un'ubriaca.

Ringrazio, mi rivesto e esco.

Per un mesetto non riuscirò a comprare niente da H&M, lo shock da tessuto è stato troppo.
Però, almeno sul vestito, ho le idee chiare: troppo facile essere fighe con un vestito costoso addosso.
Non è da tutti farlo con un abito di Zara.
Tubino-Volpi: 1-0.

Alex V


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