mercoledì 9 gennaio 2013

Her elegance

A Lucia Milano non piace, lo sappiamo tutti.
Lucia soffre molto a lasciare casa ed a immergersi di nuovo nella vita meneghina, fatta di tristi pasti riscaldati, di corse per andare al tirocinio, poi a lezione e poi di nuovo a casa, a recuperare sonno e studio. 
Anche io soffro un po' a lasciare casa, ma in fondo io sono farfallona, mi adatto, mi ricreo casa ovunque vado. Io non lotto, mi lascio trascinare e via. 
Lucia combatte, ma sempre in maniera elegante, come una danza. 
Questa canzone l'ho sempre pensata su misura per lei, che lotta e continua ad essere dolce, anche nella sofferenza. Magari mi ci rivedo un po' anche io, in fondo anche io lotto un minimo. Il fatto è che però io Lucia ce la vedo, in lunghe giornate nebbiose che cammina e si oppone alle facce scontrose, che non si arrende, anche se la voglia è tanta. 
A volte mi chiedo perché abbiamo scelto strade che ci portano ad essere lontane, geograficamente.
E in queste volte mi manca, mi immalinconisco anche io.
Poi vedo che condivide una frase di questa canzone, che le ho fatto conoscere durante queste vacanze. 
Allora sorrido un po', perché se anche lei si vede elegante nella lotta quotidiana, un minimo di me vicino a lei c'è.

                                  Midori

4 commenti:

  1. Che tenerume, sorella! Pigiama sformato con maglia dentro il pantalone (l'effetto Fantozzi è dietro l'angolo) e pantalone nel calzettone...parleresti ancora di eleganza? :P
    Thankss :*
    Ps se è per questo sto sentendo anche La morte non esiste più...mi sembra un'ottima pausa dopo la full immersion di patologia:molto ironico. Ah ah ah

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  2. la musica parla ed emoziona...
    il clima meneghino meno, molto meno...

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