sabato 23 febbraio 2013

Andata

Si parte, si torna a casa. Queste elezioni politiche, con il 70% sui biglietti del treno, sono state proprio una manna. Lo sarebbero state ancor di più se fossero cadute la settimana prossima, chè io ancora ho degli esami da fare, ma insomma, ci accontentiamo.
In una Termini incredibilmente semi-deserta (per quanto possa essere semi-deserta Termini), mi sono regalata prima di partire una giacchetta arancione, e poi più nulla, per preparare lo stomaco ai piatti di mammà che mi aspettano al di là dei confini del Lazio (parecchio al di là del Lazio, a dire la verità).
Treno semivuoto anch'esso (boh, si vede che o non va a votare nessuno o son tutti partiti molto prima), libro bellissimo a tenermi compagnia (appena iniziato e già quasi finito: grazie Midori, è "Tentazione", di quell'ungherese eccezionale), i baustelle nelle orecchie, vengo colpita da un'incredibile sensazione di già visto a vedere il ragazzo davanti a me, con quella faccia pulita, il golfino pastello, e quell'odore di acqua di colonia misto a familiarità. Non era nessuno che conosco, poi, ma mi è venuta in mente la mia ultima conquista prima di venirmene a Roma a fare la fuorisede. Mia madre dice che l'Amaryllis che mi regalò ancora fiorisce a primavera.

-Allora, tutto bene?
-mmm...sì, ho due esami settimana prossima, ma mi sento preparata
-Il tuo uomo? Ha gli esami?
-No, si laurea la settimana prossima
-Già, è vero...e Midori e Amando?
-Loro tutto bene, Amando ha finito, Midori ha esami, come me
-E quell'altro ingegnere, Dude?
-Lui si lamenta ma va avanti
-E invece quell'altro di Milano? 
-Lui non lo sento più
-Ah, ma non stava in apprendistato in quello studio
-Sì ma ha smesso a settembre, non lo pagavano
-Eh, io glielo avevo detto: o ti sposi con la figlia del capo, oppure ti sfruttano e basta...oddio che neanche così hai più le garanzie di una volta...
-Eh sì, babbo, e poi t'immagini com'è peso il Ricciolo da sopportare? 


Poi cena e partitone a Risiko con Crozza in tv. 







Casa è casa.



Che ti alzi la mattina e la mamma ha fatto le brioche (chè qui i cornettari non esistono).

Alex V

1 commento:

  1. Quando il ritorno ha un sapore magico... io i miei ritorni, invece, li vivo quasi con rassegnazione: sono fisiologici nella mia vita. Tante volte ne avrei fatto a meno.

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