venerdì 22 febbraio 2013

Poveri miserabili

Io e il MioUomo alla fine abbiamo visto Les Miserables.
Ecco, per riuscire a parlarne anche solo vagamente obiettivamente, ho provato a far passare un po' di tempo per far sbollire l'irritazione maturata durante la visione. Ma non è servita a niente, quindi adesso darò libero sfogo ai miei pensieri. 

Ora, io vengo da un'infanzia e un'adolescenza segnata profondamente dai libri di Hugo...e dalla miniserie televisiva con Gerard Depardieu e John Malkovich, che, per l'occasione, mi sono pure rivista.
E alla luce di tutto questo, posso dire solo una cosa: Victor Hugo dopo quell'americanata di film si sta rigirando nella tomba gridando "Perché? Perché a me!? Perché al mio libro più famoso! Perché non a Manzoni, che invece gli hanno fatto un musical con i controcazzi figo!" (visto l'anno scorso, davvero bello). Che dire, caro Victor? T'era già andata di lusso una volta, con Notre-Dame de Paris (musical visto due volte, dal vivo e in tv). Fare il bis con I Miserabili era chiedere troppo. Anche perché qui ci va di mezzo la politica... ma andiamo con ordine.

Per la cronaca, dovrei citare una terza trasposizione cinematografica, sempre americana, della storia: il film del 1998 con Liam Neeson e Uma Thurman, ma soprassiederò. Come si dice, stendiamo un velo pietoso.


                   Occhio, lo spoiler da questo punto in poi è dietro l'angolo.

Insomma, uno si siede, passano i titoli d'inizio e il MioUomo già mi sussurra tra lo spaesato e lo sgomento: "Ma...ma...MA SEMBRA UN VIDEOGIOCO!". Già, la scenografia fa paura. Ma poi inizia il vero strazio, e Giove sa che non finirà prima di 3 ore: il canto.
Io amo i musical, mi piacciono un sacco. Ma ogni tanto intervallatele due canzoni con qualche parolina senza accompagnamento! 

Acciderbolina!
Tra l'altro canzoni d'un moscio ma così moscio che Sanremo in confronto sembra un grande manifestazione rock...per carità, Hugh Jackman, la Hatway e compagnia bella bravi eh, solo che tanto per me Javert è Malkovich, e poi da un momento all'altro m'aspettavo di veder spuntare Depardieu che riprendesse il suo ruolo principe (insieme a Edmond Dantes, sia ben chiaro).
Il regista mi deve anche spiegare il perché di quelle inquadrature senza senso, e se proprio vogliamo far finta che questi tecnicismi di poco conto (di poco conto?) non c'interessino, almeno mi deve dire COSA CI FACEVA UN NERO VESTITO DA DAMERINO NELLA PARIGI DELL'800? Cos'è quello? Un omaggio a Django?
Più il film va avanti e meno mi convince: la Hatway che per trovare i soldi per la piccola Cosette prima si fa tagliare i capelli, poi i denti e poi, solo all'ultimo, stremata, si prostituisce. Ma cosa sei, demente? Ma chi ti si scopa senza capelli e senza denti? 
La piccola Cosette invece è inquietante. Davvero, quella bambina fa paura.
All'improvviso, un barlume di speranza: i coniugi Thenardier. Borat e Bellatrix Lestrange fanno la loro porca figura, e si confermano come i personaggi migliori del film. Non siamo neanche a metà e già spero che la storia venga totalmente travisata (tanto ormai, a questo punto) e che vincano loro.

Invece mi toccano altre due ore di strazio in cui mi tocca vedere una gnocchissima Eponine surclassata da un ciospo insipido biondiccio di nome Cosetta (però, è azzeccato da un certo punto di vista...) nella gara per vincere il cuore di un ragazzetto sfigatello lentigginoso di nome Marius. Ora, già nella miniserie non è che Marius ci facesse proprio la figura di quello che a colazione mangia pane e volpe, e infatti era difficile peggiorare...MA CE L'HANNO FATTA!
E' proprio vero, dagli americani ci si può aspettare di tutto.
Senza contare che è pure un politico impegnato sul fronte della libertè, egualitè, fraterntè...sì, insomma, quella roba lì. Ma quando mai?
Cioè, non che non vada alle barricate, ma è talmente sveglio che ai primi colpi di mortaio sviene e si fa tutte le fogne di Parigi in braccio a Valjean (e anche qui: Gerard, ti prego, dove sei?). 
Parentesi: le fogne di Parigi.
Hugo ci mette più di 100 pagine per descrivere quelle autostrade fetenti e sotterranee, e tu americano che mi combini? Un cunicolo che al confronto la tana di un topo è una reggia.
Ma comunque.

Poi non mi ricordo: seguono scene inutili, senza pathos e melense, che poi è il peggio del peggio. Ancora spero che i Thenardier vincano ma so che rimarrò delusa. 

Finalmente tra uno sbadiglio e l'altro arriva il gran finale: la morte libera tutti (è proprio il caso di dirlo).
Finalmente Valjean muore e *rullo di tamburi* *squillo di trombe* quale morte migliore se non il rivivere l'atmosfera delle barricate?
Tra l'altro, compare pure lo spettro di Hatway-Fantine, che ormai quella l'abbiamo pagata, che, non la sfrutti fino in fondo?

In sintesi, Hugo vi direbbe che non avete capito niente, avete combinato un'emerita conneries, e vi va pure bene che in francese coglionata è una parola così carina.
Io non mi ricordo a quanti Oscar è candidato, ma al di là della bravura nel canto e nella recitazione (cosa che sicuramente c'è) questo film vale meno di un'emerita cippa.
Mi hanno detto che era ripreso uguale uguale dal musical di Broadway: in questo caso, ho solo un'ultima cosa da aggiungere:
Poveri Miserabili!

Alex V



3 commenti:

  1. :(
    Io l'ho trovato a dir poco meraviglioso...
    Le musiche semplicemente meravigliose, specialmente la canzone di Anne Hataway (che poi viene ripresa per tutto il film). Tra l'altro la sua interpretazione è stata davvero fenomenale. Hugh Jackman e, soprattutto Russell Crowe, sono di un figo ma di un figo che più figo non si può... altro che il gladiatore, sono impazzito per Russell in divisa blu.
    Sono d'accordo però per Marius... ODIO QUELL'ATTORE. QUELLA SPECIE DI LUCERTOLA LENTIGGINOSA. POSSIBILE CHE NON CI FOSSE NESSUN'ALTRO?

    :'(
    :'(
    :'(

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    1. 'Naggia, ho ripetuto due volte "meraviglioso". Sostituite il secondo con un sinonimo a caso, tipo "sublime", "superbo", o l'espressivo "gagliardo." :P

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    2. No, dai, gagliardo questo film non era proprio!
      A me non è piaciuto per niente, soprattutto le musiche! Comunque la Hatway l'Oscar se lo merita proprio stavolta (tiè, gufata dell'ultim'ora) :P
      Alex V

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