mercoledì 20 febbraio 2013

Sanremo è Sanremo anche quando è finito

Non avendo la tv, non ho seguito la diretta di Sanremo. Ma ho seguito lo streaming (a pezzi e bocconi), i video su youtube, e sopratutto la critica di Raffy e Doctor Ci, in modo da essere sempre aggiornata sulle tendenze del momento.
In particolare, mi sono indirizzata all'ascolto SOLO dei pezzi e dei cantanti che potevano piacermi, quindi scartando Malika AyanE (la voglio ricordare sempre così, come quando cantava "Come foglie"), zompando i Modà (mi basta quella del palazzo di fronte che quando fa le pulizie li mette a tutto volume, seguiti da Eros Ramazzotti), rimanendo delusa dai Marta sui Tubi (che peccato, li avevo pure visti in concerto due estati fa) e compagnia bella.
In sintesi, causa mancanza di tempo (oh, sono pur sempre in sessione), ho ottimizzato ascoltando Cristicchi, che mi piaceva di più quando cantava di pazzi o stalkerava Biagio Antonacci, e venendo letteralmente assorbita dalle canzoni di Max Gazzé.
Ho ascoltato anche le due vincitrici, Chiara che cantava un testo di Francesco Bianconi (ok, l'ho ascoltata essenzialmente per questo, senza nulla togliere alla sua bravura), e Marco Mengoni, che come cantante a me tutto sommato piace, anche se urla e gorgheggia un po', però la sua canzone era davvero melensa. Eh sì, Sanremo è proprio Sanremo.

Poi c'è la questione della canzone Mononota degli Elii. Ho ascoltato parecchi pareri, anche contrastanti su questa canzone, e l'ho ascoltata davvero un numero esagerato di volte: oh, ma di cosa stiamo parlando? 
La canzone è bellissima, e, come tutte le cose bellissime, può anche non piacere, ma bisogna ammettere che è geniale, se non altro per l'idea nonché per un lavoro di partitura pazzesco.
Quando la più secchiona del corso ieri all'esame ha commentato "Oh, ma quella canzone è brutta! E' pallosa, senza senso" c'era da risponderle "Ma torna a studiare tu, che giusto quello sai fare!"


Elio e le storie tese si riconfermano (come se ce ne fosse bisogno) musicisti bravissimi, anzi, più che musicisti, dei veri e proprio uomini di spettacolo fatti e finiti; oh, portare Rocco Siffredi in prima serata a Sanremo e senza alcuna volgarità non è proprio da tutti.

Se è vero che a Sanremo vincono i testi che parlano d'amore e di emozioni, una canzone brillante e intelligente come quella degli Elii sarebbe sempre arrivata seconda. 
Ma la mia personalissima opinione è che a questo punto doveva vincere Max Gazzè.

E mentre cammino per una Termini affollatissima, non posso che pensare sempre di più a quanto si addica alla mia vita presente (e futura) di medico la canzone I tuoi maledettissimi impegni (lo linko perché non mi fa mettere il video)

Alex V

PS: io ci vedrei bene anche i Baustelle al prossimo Sanremo: più ascolto il disco nuovo, più mi convinco che sì, c'è posto anche per loro su quel palco. E che Bianconi non storca il naso, che stasera io, Amando e Midori lo andiamo a vedere all'Auditorium!



1 commento:

  1. Fiero di aver supplito alla tua tv, Alex <3
    Mi unisco al tuo elogio di Elio: PURO GENIO <3

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