sabato 2 marzo 2013

L'età è relativa

Oggi arrivano Lucia. E Renzo. E qui casca l'asino.
Se fosse stata solo Lucia ce l'avremmo fatta ad ospitarla, avrebbe dormito in letto con me, come fa Madrina ogni volta che ci viene a trovare (o meglio, da quando si è fidanzata. Prima era il letto di Amando il prediletto). Oppure si sarebbe potuta chiedere la gentilezza ad AlexV di andare a dormire dal suo uomo, in modo che io potessi dormire nel suo letto e i promessi sposi nel mio. Ma non appena i miei hanno sentito di queste grandi manovre, tirandomi le orecchie perché io ho pur sempre un esame lunedì, si sono offerti di pagare un bed&breakfast ai gitanti. Offerta prontamente accettata.
Per questo motivo ieri pomeriggio mi sono recata a recuperare le chiavi della stanza dall'ostello qui vicino.

Fuori dal cancello un folto gruppo di vecchietti si accapigliava e discuteva animatamente. Dagli argomenti ho ipotizzato fossero sindacalisti/vecchietti fomentati dal conclave/grillini/la bocciofila alla gita annuale. Fendendo la calca entro. Alla reception il panico: il receptionist, un Giuliano Ferrara più biondo e meno sudato di quanto  lo sia in media di solito il Ferrara, litigava con il capogruppo dei vecchietti, con il vetraio, indicando una porta anti incendio con il vetro in frantumi. Il tempo di finire di chiarire l'incidente con il capogruppo dei nonnetti, mi lancia un'occhiata.
-Dica.
-Avevo chiamato ad inizio settimana per confermare la prenotazione per il week end e per avvisare che sarei passata oggi a prendere le chiavi...
-Il nome, signora?
-Pa.
-Qui non ho nessuna nota.
-Come?
-Avrà parlato con il mio collega. Mi faccia risolvere questo problema e arrivo subito da lei. 

Mi metto calmina in un angolino ad aspettare, bestemmiando la politica dell'uso di signora per ogni ragazza di età superiore ai 18 anni. Nella reception continua la guerra da operetta tra il vetraio, Giuliano Ferrara ed il nonno Capo. Nel frattempo entra un ragazzo, rappresentate lo stereotipo dell'indiano nerd, magrissimo, occhialutissimo. Il ragazzo guarda il vetro, guarda la reception, guarda me.
-Do you speak english?
-Yes.
-What happened?
Siccome il pettegolezzo ha gusto anche in inglese, gli racconto quello che ho capito, ovvero che per sbaglio uno dei vecchietti deve aver rotto un vetro.
-Oh, so it's not a robbery, like in January.
Poi con molta flemma il ragazzo si allontana, lasciandomi lì, sempre più perplessa.
Nel contempo Giuliano Ferrara ha congedato il vetraio, i nonnetti ed è al telefono col collega, facendomi cenno di avvicinarmi.
-Allora....Pa mi ha detto?
-Guardi, potrebbero aver scritto Po, perché al telefono il suo collega continuava a chiamarmi così.
-Ah, ecco. Matrimoniale, due notti?
-Si.
-Ecco le chiavi, pagamento in contanti all'arrivo. Spero che sua figlia ed il suo ragazzo passeranno un bel week end.
-Mia figlia?
-Non è sua figlia che la viene a trovare?

Sono morta dentro.

-Veramente è mia sorella.

Rientrando a casa, nel portone incontro Cavallo Pazzo, che vendendomi contrita me ne chiede la ragione. Gli racconto l'accaduto.

-Ma come può scambiarti per una quarantenne o cinquantenne? Hai i brufoli!

Cercavo grazia ed ho trovato giustizia.


Adesso scusate. Sto andando a rotolarmi nella crema antiage. E poi in quella antibrufoli.

                                                                                           Midori


4 commenti:

  1. Torna indietro e dai una testata sulle gengive a Giuliano Ferrara de noantri!

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  2. Vista l'età avevano tutti le cataratte ;)

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  3. Ahahahahaahahahahahah sto morendo!! Quello ERA giuliano ferrara!!

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