mercoledì 17 luglio 2013

Domani è un altro giorno

Il mio pessimo karma mi ha ripagato: adesso ho una mega afta, così imparo a dire cattiverie. La verità è che proprio non posso avere pietà o compassione o comprensione per chi, in questo posto di dolore e sudore, zompetta allegramente senza avere niente da fare.
Ma cosa c'avrai tanto da ridere? Anzi, da non ridere?
Sissignori, perché adesso va di moda non ridere più e non uscire più quando si finiscono gli esami e la tesi. Chiudiamoci in casa va', che è meglio. Andiamocene in giro sconsolati lamentandoci di non avere niente da fare.
Oltretutto sono giorni di noia pura, perché tutti studiano e non si può nemmeno spettegolare.
Allora, io mi chiedo: se avessi finito gli esami i primi di luglio, adesso dove sarei?
Non certo qui a rosolarmi dal caldo. O quantomeno andrei per negozi. Io non vedo l'ora di levarmi dalle balle quest'esamino di merda che devo fare, così poi posso andare a dilapidare il mio piccolo patrimonio in via del Corso mantenendo una parvenza di coscienza pulita.
Ma almeno trovati un lavoro, guarda Midori!
No, invece no. 
Permaniamo in questo posto senza una ragione. Senza fare nulla. Neppure uscire. Voglio dire, ci sono frotte di studenti stranieri e turisti in questo periodo, vai e caccia, che magari te ne viene pure qualcosa di buono. 
No. No. Asocialità è il tuo secondo nome. Dito in culo no, quello è solo il soprannome.
Quello che sto cercando di dirti, in sintesi, ma non posso perché ho l'afta, è questo:
Oh BITCHY, MA LEVATI DAI COGLIONI!

Alex V

PS: all'aperitivo hai annunciato che domani te ne andrai in Salento, per poi tornare inspiegabilmente qua tra 5 giorni: ma ti si abbronzassero solo le dita dei piedi!


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